PROPRIETA’ del Miele
- Apporta nutrienti come le vitamine A,B,C,D,E e K. Le vitamine giocano un ruolo fondamentale per la salute del vostro animale, dato che lo aiutano ad auto guarirsi. Favoriscono inoltre le funzioni riproduttive, oculari, epidermiche e metaboliche.
- Apporta antiossidanti. Durante il normale processo cellulare, queste generano alcune molecole dannose conosciute come radicali liberi, che hanno come effetto principale la distruzione delle cellule vecchie: sono elementi di scarto. Gli antiossidanti prevengono che i radicali liberi attacchino le cellule sane.
- Apporta minerali. Questi aiuteranno il vostro cane a mantenersi in salute, sia fuori sia dentro.
- Aiuta con le allergie. Il miele contiene una piccola quantità di polline. Se lo somministrerete ogni giorno al vostro cane, il sistema immunitario accetterà a poco a poco questi allergeni e non presenterà reazioni aggressive quando arriverà la primavera.
- Combatte i problemi digestivi. Grazie alla sua bassa acidità, il miele è in grado di contrastare l’eccessiva crescita batterica, incluso i batteri digestivi. Il miele, inoltre, produce un enzima che contiene acqua ossigenata, la quale è a sua volta antibatterica.
- Ferite e scottature. Per le stesse ragioni del punto precedente, il miele è un componente eccezionale contro questi tipi di problemi della pelle.
COME UTILIZZARLO E DOSI:
Se il vostro cane è sano, non soffre di diabete ed è uno sportivo per passione, il nostro suggerimento è di usare il miele come precauzione per prevenire l’insorgere di future malattie. Potete dargli del miele ogni tanto due volte al giorno, in piccole porzioni.
Fatelo soprattutto se il vostro cane soffre di qualche allergia.
Potete inoltre dargli due cucchiaiate di miele se soffre di gastroenterite o gastrite. Le sue fantastiche proprietà combatteranno la crescita dei batteri.
Di fronte a qualche ferita, spalmate il miele su di essa e non coprite. Lasciate che agisca per almeno venti minuti.
Di fronte a scottature, invece, è meglio prima tagliare il pelo che le circonda, lavare la zona con aceto e poi applicare il miele ogni dieci minuti, fino a che il dolore non sia stato ridotto e, infine, bendare.
Come avete visto il miele è un ingrediente estremamente benefico per il vostro cane. Non fatevi quindi scoraggiare da falsi miti, usatelo! Aiuterete il vostro cane ad essere un animale forte e sano.
100% Miele di millefiori o castagno da bosco italiano (Torino) ad uso Umano, artigianale, confezione da 1kg (potete utilizzarlo anche voi)
CURIOSITA’
Il miele cristallizzato: sano e naturale!
Spesso ci capita di sentire: “che peccato! Il miele si è indurito, è diventato pastoso… è granuloso…” come se la cristallizzazione fosse un difetto del miele. Al contrario tutti i mieli sono più o meno destinati a cristallizzare. E’ l’espressione della sua autenticità e la prova dell’assenza di trattamenti industriali volti a riportare il miele allo stato liquido per soddisfare le aspettative del consumatore.
Perché il miele cristallizza?
Il processo di cristallizzazione viene innescato da diversi fattori. Anzitutto dal rapporto fra glucosio e acqua. Tutti i mieli sono costituiti da circa un 18% di acqua. In quest’acqua è disciolto il 70% circa di zuccheri monosaccaridi (fruttosio e glucosio) in percentuali a loro volta variabili. Si tratta quindi di una soluzione sovrassatura, ossia una soluzione nella quale la concentrazione del soluto (gli zuccheri) supera quella che il solvente (l’acqua) può contenere stabilmente, sicché il glucosio tenderà a separarsi dal solvente precipitando sottoforma di cristalli. Un secondo fattore che condiziona la cristallizzazione è il rapporto fra fruttosio e glucosio. Se il fruttosio predomina sul glucosio banalmente il miele tenderà a rallentare il processo di cristallizzazione restando a lungo liquido (si pensi al caso dell’acacia o del castagno). Al contrario, mieli nei quali la percentuale di glucosio è più alta (ad esempio gli agrumi e molti millefiori primaverili, il trifoglio, il girasole, etc.) avranno rapidi fenomeni di cristallizzazione. Naturalmente l’innesco della cristallizzazione avviene già nel momento dell’estrazione a freddo del miele, che agitando i cristalli ne facilita lo sviluppo, ma possiamo anche dire che la cristallizzazione è accelerata dalle basse temperature.
Cosa fare quando il miele si presenta cristallizzato?
Si può certamente riscaldarlo, anche a bagno maria, o più semplicemente tenendolo per qualche minuto fra le mani e rimescolandolo con un cucchiaio, o ponendolo per pochi minuti a contatto con una fonte di calore come un termosifone. In alternativa basta metterlo in freezer quando è ancora liquido, per bloccare la precipitazione dei cristalli. A noi invece piace mangiarlo tal quale, scoprendone piuttosto le peculiarità della cristallizzazione, un processo che è in grado di esaltare le qualità del miele e di renderlo ancora più piacevole al palato rivelandone aspetti poco usuali.